Finora si è sempre parlato della respirazione a secco e di alcuni esercizi di Pranayama ma mai della respirazione in acqua che però è una parte di primaria importanza.
Ci sono diverse scuole di pensiero ma tutte hanno in comune il fatto che la respirazione deve essere lenta, profonda e con un tempo di espirazione doppio rispetto a quello di inspirazione.
In acqua per forza si dovrà respirare dalla bocca e la posizione deve essere quella giudicata più confortevole.
Le posizioni di respirazione prima dell'apnea sono 3:
- In galleggiamento prono con lo snorkel;
- In galleggiamento verticale senza snorkel;
- In galleggiamento supino senza snorkel.
Per ciascuna posizione esaminiamo pro e contro.
In galleggiamento prono con lo snorkel
E' la posizione adottata da gran parte degli apneisti anche perchè è quella che nasce direttamente dalla pesca in apnea. Questo tipo di galleggiamento è estremamente naturale ed induce la migliore decontrazione muscolare visto che il corpo è in totale abbandono con l'acqua che lo sorregge. Di conseguenza si abbassa la pressione arteriosa e scendono i battiti cardiaci.
Da questa posizione è molto facile fare la capovolta.
Un fattore a discapito di questa tecnica è l'aumento degli spazi morti a carico dello snorkel che non consente un ricambio totale d'aria tra un ciclo respiratorio e l'altro.
In galleggiamento verticale senza snorkel
Questa tecnica è stata introdotta per ovviare agli spazi morti indotti dallo snorkel.
Per poter mantenere questa posizione l'atleta deve sorreggersi alla boa con conseguente dispendio energetico e la decontrazione muscolare non è delle migliori infatti per sorreggersi l'apneista deve usare i muscoli di braccia, schiena e parte del tronco.
Il cuore quindi non potrà beneficiare della riduzione della pressione e della diminuzione dei battiti.
Inoltre i polmoni saranno già immersi in 20-40 cm d'acqua e quindi saranno soggetti ad una piccola pressione e non si potranno espandere totalemente.
Per apnea statica e dinamica di tratta di una tecnica molto utilizzata.
In galleggiamento supino senza snorkel.
E' una tecnica in espansione negli ultimi anni perchè cerca di unire i vantaggi dell'orizzontalità con quelli della respirazione senza snorkel.
Nonostante l'orizzontalità, la muscolatura dorsale e soprattutto cervicale però non risultano completamente decontratte con una conseguente perdita di rilassamento; anche la capovolta vedrà coinvolti un numero maggiore di muscoli rispetto alla prima tecnica.
...per concludere: io consiglio di provare tutte e tre le posizioni per scoprire quella che è più congeniale a noi magari anche a seconda delle circostanze ed in tutti i casi non fossilizzatevi nell'utilizzo di una sola tecnica...solo sperimentando riusciamo a migliorarci!
Ci sono diverse scuole di pensiero ma tutte hanno in comune il fatto che la respirazione deve essere lenta, profonda e con un tempo di espirazione doppio rispetto a quello di inspirazione.
In acqua per forza si dovrà respirare dalla bocca e la posizione deve essere quella giudicata più confortevole.
Le posizioni di respirazione prima dell'apnea sono 3:
- In galleggiamento prono con lo snorkel;
- In galleggiamento verticale senza snorkel;
- In galleggiamento supino senza snorkel.
Per ciascuna posizione esaminiamo pro e contro.
In galleggiamento prono con lo snorkel
E' la posizione adottata da gran parte degli apneisti anche perchè è quella che nasce direttamente dalla pesca in apnea. Questo tipo di galleggiamento è estremamente naturale ed induce la migliore decontrazione muscolare visto che il corpo è in totale abbandono con l'acqua che lo sorregge. Di conseguenza si abbassa la pressione arteriosa e scendono i battiti cardiaci.
Da questa posizione è molto facile fare la capovolta.
Un fattore a discapito di questa tecnica è l'aumento degli spazi morti a carico dello snorkel che non consente un ricambio totale d'aria tra un ciclo respiratorio e l'altro.
In galleggiamento verticale senza snorkel
Questa tecnica è stata introdotta per ovviare agli spazi morti indotti dallo snorkel.
Per poter mantenere questa posizione l'atleta deve sorreggersi alla boa con conseguente dispendio energetico e la decontrazione muscolare non è delle migliori infatti per sorreggersi l'apneista deve usare i muscoli di braccia, schiena e parte del tronco.
Il cuore quindi non potrà beneficiare della riduzione della pressione e della diminuzione dei battiti.
Inoltre i polmoni saranno già immersi in 20-40 cm d'acqua e quindi saranno soggetti ad una piccola pressione e non si potranno espandere totalemente.
Per apnea statica e dinamica di tratta di una tecnica molto utilizzata.
In galleggiamento supino senza snorkel.
E' una tecnica in espansione negli ultimi anni perchè cerca di unire i vantaggi dell'orizzontalità con quelli della respirazione senza snorkel.
Nonostante l'orizzontalità, la muscolatura dorsale e soprattutto cervicale però non risultano completamente decontratte con una conseguente perdita di rilassamento; anche la capovolta vedrà coinvolti un numero maggiore di muscoli rispetto alla prima tecnica.
...per concludere: io consiglio di provare tutte e tre le posizioni per scoprire quella che è più congeniale a noi magari anche a seconda delle circostanze ed in tutti i casi non fossilizzatevi nell'utilizzo di una sola tecnica...solo sperimentando riusciamo a migliorarci!
Buon respiro!!
1 commento:
Ila ottimi consigli ...
Veramente un bel post chiaro e semplice...
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