giovedì 16 aprile 2015

Yoga in apnea



Riporto con estremo piacere l'estratto di un articolo scritto da Elisa Cappelli e pubblicato sul sito www.cure-naturali.it in cui si parla dello Yoga e dell'apnea.

Spesso durante le serate di Pranayama ricordo che lo Yoga e l'Apnea (e comunque la subacquea in generale) hanno numerosi aspetti in comune.
Questo articolo riassume un po' il tutto

La parola apnea deriva dal greco άπνοια, "calma", "assenza di respiro". Lo yoga per apnea unisce le tecniche della disciplina millenaria al training per l'immersione.

Quando andare in profondità significa andarci col respiro e con il corpo stesso siamo nello yoga in apnea. Se è vero infatti che la pratica yogica crea accesso ad antri profondi di noi, parallelamente questo fa anche l'immersione vera e propria.
Jacques Mayol, pluriprimatista mondiale di immersioni subacque negli anni Settanta, è stato il primo a far dialogare la pratica yogica e l'apnea.
Chi pratica yoga in apnea conosce bene il pranayama. Con pranayama si intende la pratica di veicolare coscientemente l'energia nell'organismo. "Il respiro è il miglior amico dell'uomo", la manifestazione prima e immediatamente percepibile della vita che si articola in maniera assai flessibile secondo le 4 classiche fasi: inspirazione - apnea a polmoni pieni, espirazione - apnea a polmoni vuoti). Una quinta fase, è un'apnea spontanea, una "sospensione estatica" 
Con lo yoga in apnea si arriva a capire attraverso il corpo che l’attività respiratoria è fortemente connessa all’equilibrio psicofisico di ogni individuo e rappresenta uno degli strumenti più validi di cui l’uomo dispone per evolvere attivamente in direzione del benessere. 

Il pranayama induce calma, concentrazione e consapevolezza ;costituisce una potente forma di purificazione da tutti quei subdoli vincoli psico-fisico-ambientali che impediscono una corretta ed efficace respirazione.
E la benefica ossigenazione che ne deriva registra notevoli impatti sull'Hatha yoga e sull'attività fisica in generale. L'esercizio muscolare risulta infatti più efficiente.

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