giovedì 22 gennaio 2009

La respirazione

Prendo spunto dal post di Guido per scrivere qualcosina sulla respirazione.

Per avere maggior benessere durante l’immersione è necessaria una corretta respirazione che rappresenta lo strumento fondamentale per rilassare il nostro corpo e per trattenere nel miglior modo possibile il respiro durante le nostre apnee.
Per respirare correttamente è quindi necessario sapere come funziona la respirazione e avere alcune basi sulla fisiologia e meccanica dell’atto respiratorio.
Il muscolo principale della respirazione è il diaframma.
Il suo movimento può essere paragonato a quello di uno stantuffo: durante l’inspirazione si contrae e si abbassa, durante l’espirazione solleva per ritornare nella sua posizione originale. La capacità di escursione del diaframma è di circa 7-8 cm. Nella respirazione profonda, quando cioè il diaframma si muove in tutta la sua capacità, la quantità di aria "movimentata" arriva a circa 2,8 litri.

Come funziona la respirazione?



I polmoni sono contenitori passivi. Ciascun polmone è avvolto dalle pleure, che sono due membrane, di cui quella interna è a contatto col tessuto polmonare e quella esterna con la gabbia toracica.

Ogni movimento della gabbia toracica provoca un movimento dei polmoni.

Durante l'inspirazione, il diaframma si abbassa; i muscoli intercostali allargano le coste e queste ruotano ancora un po' verso l'esterno: tutto questo aumenta il volume della gabbia toracica, creando così un vuoto al suo interno (pressione negativa), che provoca l'aspirazione dell'aria. Quindi l’ispiro è un movimento attivo.

Nel corso della respirazione normale, cioè non volontaria, l’espirazione è dovuta all'azione del tessuto polmonare che, essendo elastico, ha la tendenza a ritornare allo stato originario dopo la sua estensione, avvenuta durante l'inspirazione. Quindi l’espirazione in una respirazione normale è un movimento passivo.

Nel momento in cui controlliamo la nostra respirazione vengono coinvolti ulteriori muscoli che sono gli addominali e che ci permettono di espandere il nostro respiro, consentendo al diaframma di risalire il più in alto possibile: quindi l’espirazione diventa movimento attivo.

Nella maggior parte di noi la respirazione non avviene con le modalità descritte sopra: moltissimi di noi hanno una respirazione toracica che non permette di ossigenare bene i polmoni e soprattutto provoca dei blocchi a livello diaframmatici e respiratorio.

Però è possibile ritornare ad una respirazione addominale…ma perché ritornare? Perché ognuno di noi nasce utilizzando una respirazione diaframmatica che poi viene persa a causa dello stress e della vita frenetica.

Il metodo secondo me migliore per rieducare il nostro corpo è imparare le tecniche del Pranayama abbinate a esercizi di mobilizzazione del bacino….

….quindi prossimamente ci sarà un post in cui descriveremo alcuni esercizi molto utili!!

Alla prossima!

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