La disidratazione si verifica quando il corpo perde più liquidi di quanti ne assume e questo può causare problemi medici che dovrebbero essere evitati.
Spesso tali problemi (soprattutto nel caso di disidratazione cronica o grave) possono provocare mal di testa, abbassamento della performance, irritabilità, confusione, affaticamento, crampi muscolari, riduzione della termoregolazione, diminuzione del livello di coscienza, formazione di calcoli renali (nel lungo periodo) e possono persino portare a shock, una condizione potenzialmente letale.
Per noi subacquei c'è un altro pericolo di cui tener conto: la disidratazione è un fattore di rischio per la malattia da decompressione (MDD). Perché? La disidratazione riduce il volume di plasma sanguigno e la perfusione dei tessuti; il sangue, quindi, si addensa ed il flusso sanguigno si riduce. Poiché il sangue è in parte responsabile del trasporto di sostanze nutritive e dello scambio di gas, il sangue addensato influirà sul rilascio di azoto, aumentando il rischio di sviluppare la MDD.
Ci sono poi situazioni che aumentano la disidratazione. Vediamo quali.
Il sole: in luoghi dal clima caldo, soleggiato e umido si suda. in queste condizioni si suda. Sudando si perdono liquidi e, se non vengono reintegrati, ci si disidrata.Se poi al sole ci scottiamo, perdiamo liquidi ancor più velocemente. Quando c'è una scottatura, la pelle diventa rossa e calda (e talvolta dolorante); il nostro corpo reagisce inviandole fluidi. Il sole e il vento li fanno evaporare e così ne perdiamo ancora di più.Con le temperature elevate apprezziamo anche il vento e, siccome la maggior parte delle immersioni sono dalla barca, ci godiamo quella sensazione tanto rinfrescante sulla pelle. Ma in realtà il vento fa evaporare sudore e umidità, aumentando ancora la disidratazione.
Acqua di mare - sale: Quando usciamo dall'acqua, l'acqua (salata) si asciuga lasciando sulla pelle cristalli di sale, spesso ben visibili. I cristalli hanno la capacità di assorbire e trattenere le molecole d'acqua; questo significa che assorbono umidità, che poi evapora a causa del sole e del vento, aumentando ulteriormente la disidratazione.
Le immersioni: I tre aspetti, propri delle immersioni, che aumentano la disidratazione sono: la sudorazione, la diuresi da immersione (aumento della produzione di urina) e la respirazione di aria compressa.Così come ci mantiene caldi durante l'immersione, allo stesso modo la muta non ci consente di disperdere calore. Se il clima è caldo e già sudate indossando solo una t-shirt, immaginate il livello di sudorazione quando indosserete la muta subacquea!Durante l'immersione, l'aumento della pressione ambientale e la temperatura dell’acqua (piùfredda), restringono i vasi sanguigni degli arti, mentre il sangue viene deviato dalle estremitàal centro del corpo (cuore, polmoni e grandi vasi sanguigni interni) nel tentativo di tenerlo al caldo. Come reazione, i reni producono più urina, il che significa ancora una volta perdita di acqua e sali. Il nostro corpo interpreta questo aumento del volume di sangue nella sua parte centrale come un eccesso di liquidi. I reni rispondono producendo più urina (con conseguente ulteriore perdita di acqua e di sali). Questo è anche il motivo per cui i subacquei sentono il bisogno di urinare durante, o immediatamente dopo, l'immersione (la cosiddetta diuresi da immersione). Anche se si potrebbe pensare che un’abbondante minzione sia indice di buona idratazione, in realtà significa che si stanno perdendo troppi liquidi.Un'altra causa di perdita di liquidi in immersione è l'aria respirata. Proprio come quella in aereo, l'aria delle bombole è secca, e già sappiamo che per umidificarla perdiamo fluidi. Se poi consideriamo che, a causa della temperatura più fredda dell'acqua, i polmoni devono lavorare di più per riscaldare l'aria, capiamo come la perdita di liquidi continui ad aumentare.
Come facciamo a sapere che siamo disidratati e cosa possiamo fare?
In generale, un buon indicatore è il colore dell'urina. Il colore delle urine dovrebbe essere trasparente o giallo chiaro. Urine di colore più scuro sono, generalmente, segno di disidratazione sebbene il colore possa dipendere anche da alcuni farmaci. Produrre poca o niente urina può significare che siamo disidratati, ma anche produrne molta non è indice di buona idratazione.
I sintomi della disidratazione includono:
Sete (questo significa che non dobbiamo bere solo quando abbiamo sete, perché avere sete significa che siamo già un po' disidratati)
Vertigini
Mal di testa
Crampi muscolari
Stanchezza
Secchezza delle fauci / Bocca appiccicos
aUrina di colore scuro
Diminuzione dell'urina prodotta
Come si evita la disidratazione?
Evitare la disidratazione è molto meglio che risolverla. Solo se la evitano, i subacquei riducono il rischio di MDD. Dopo aver analizzato la disidratazione ed i suoi effetti, possiamo concludere che al termine di ogni immersione dovremmo sciacquarci via il sale con acqua dolce, non indossare la muta fino al momento di immergerci, evitare, o almeno moderare, il consumo di alcol e bevande con caffeina, proteggerci dal sole e dalle scottature. La cosa più semplice da fare è bere acqua a sufficienza. Tuttavia, occorre fare attenzione a non aumentare il volume plasmatico troppo rapidamente: questo stimolerebbe la produzione di urina invece di reidratare i tessuti. Il consiglio è, quindi, quello di bere un bicchiere d'acqua ogni 15-20 minuti. Questo permetterà ai tessuti del vostro corpo di essere idratati e, di conseguenza, evitare un ridotto scambio di gas, che potrebbe causare formazione di bolle e MDD. La quantità di acqua realmente necessaria dipende da molti fattori, ma bere almeno due litri in più al giorno (oltre al quantitativo che beviamo normalmente) ci aiuterà a mantenerci idratati.Possiamo anche mangiare cibi ad elevato contenuto di acqua, come frutta e verdura.
Tratto da Dan Alert