Questa volta sotto la tenda dello sciamano si cambia un pò argomento...
Ormai la bella stagione è arrivata, sempre più persone riprendono in mano la loro attrezzatura e tornano a fare immersioni!
Quindi parliamo un pò di un inconvenientedelle immersioni: la NARCOSI DA AZOTO.
Quando un subacqueo si avventura a maggiori profondità, l'azoto ha un effetto narcotico che Cousteau ha descritto come "Ebbrezza da profondità".
A elevate pressioni parziali, l'azoto ha un effetto inibitorio sul cervello. La teoria di Meyer-Overton è quella più comunemente accettata dai fisiologi subacquei. Questa teoria afferma che più alta è la solubilità di un gas inerte nei lipidi più grande sarà l'effetto narcotico. I tessuti nervosi sono ricchi di lipidi e l'azoto interferendo con essi interferisce con gli stimoli nervosi.
Vediamo ora i fattori predisponenti la narcosi:
- Discesa rapida
- Freddo
- Visibilità limitata
- Perdita dell'orientamento
- Stanchezza
- Sforzo
- Sonno
- Ansia
I sintomi della narcosi sono svariati:
- senso di rilassamento
- sbadataggine
- euforia
- rallenamento dei riflessi
- deterioramento dell'abilità manuali
- confusione
- allucinazioni
- ricordo distorto dell'immersione... ecc
Vediamo ora alcune tecniche per prevenire ed affrontare la narcosi da azoto:
- risalire di qualche metro se appaiono dei sintomi
- evitare alcol
- evitare sforzi
- riposare prima dell'immersione
- mantenere dei riferimenti visivi durante l'immersione