"...après il s'écrasse...." "...dopo si rompe....".
Così rispondeva il dott. Cabarrou, a chi gli chiedeva se l'uomo potesse andare oltre i 50 metri, nonostante vi fossero testimonianze che dimostravano il contrario come il famoso pescatore greco di spugne Satti.
Quando Majorca staccò il cartellino dei -51...il mondo scientifico capì che il corpo oltre i 50 "non s'écrase" c'era pertanto qualcosa che sfuggiva...studi successivi attribuirono a quella "cosa" il nome di BLOOD SHIFT.
Ma come mai la comunità scientifica era così sicura del fatto che non si potesse scendere sotto i 50 metri?
Perchè applicava semplicemente la legge di Boyle e Mariotte...ma quali conti avevano fatto?
Avevano preso come esempio un uomo dalla capacità vitale di 5 litri e che ha uno spazio morto pari a 1 litro. Per spazio morto si intende l'aria che rimane all'interno del corpo anche dopo un'inspirazione massima.
Prima di immergersi il nostro "Apneista-Tipo" riempie al massimo i suoi polmoni, il suo apparato respiratorio, scendendo partirà con un volume totale di 6 litri (5+1).
La legge di Boyle e Mariotte afferma: "Il Volume V, occupato da una certa quantità di Gas (n=cost), mantenuto a Temperatura costante (T=cost) è inversamente proporzionale alla Pressione P a cui è sottoposto.
Questa legge vale sempre, anche in mare, perciò...
Ma come mai la comunità scientifica era così sicura del fatto che non si potesse scendere sotto i 50 metri?
Perchè applicava semplicemente la legge di Boyle e Mariotte...ma quali conti avevano fatto?
Avevano preso come esempio un uomo dalla capacità vitale di 5 litri e che ha uno spazio morto pari a 1 litro. Per spazio morto si intende l'aria che rimane all'interno del corpo anche dopo un'inspirazione massima.
Prima di immergersi il nostro "Apneista-Tipo" riempie al massimo i suoi polmoni, il suo apparato respiratorio, scendendo partirà con un volume totale di 6 litri (5+1).
La legge di Boyle e Mariotte afferma: "Il Volume V, occupato da una certa quantità di Gas (n=cost), mantenuto a Temperatura costante (T=cost) è inversamente proporzionale alla Pressione P a cui è sottoposto.
Questa legge vale sempre, anche in mare, perciò...
A -10 metri, poichè la pressione è pari a 2 atm. il volume d'aria sarà pari a 1/2 di quello iniziale: 3 litri.
Passando a -40 metri, poichè la pressione è pari a 5 atm. Il volume d'aria sarà pari a 1/5 di quello iniziale: 1,2 litri.
Arrivando -50 metri, poichè la pressione è pari a 6 atm. Il volume d'aria sarà pari a 1/6 di quello iniziale: 1 LITRO.
A questo punto il nostro "Apneista-Tipo" ha raggiunto il volume pari a quello del suo spazio morto, i suoi polmoni si trovano ad uno stadio simile a quello in cui si trova con un'espirazione massima, l'aria all'interno non può essere ulteriormente ridotta. O si "romperà".
Come mai questo non si verifica?
Stando in acqua, oltre che alla vasocostrizione periferica, alla bradicardia riflessa, avviene un'altra modificazione fisiologica. Il nostro corpo, poichè la sua pressione interna deve rimanere in equilibrio con la pressione esterna, fa si che il cuore faccia più fatica a spingere il sangue nella circolazione periferica, detta grande circolazione, rispetto a quella polmonare detta piccola circolazione. (la differenziazione verrà spiegata in un'altra pagina).
Se aggiungiamo a ciò anche la bradicardia riflessa e la la vasocostrizione...il volume di sangue nella grande circolazione sarà ridotto e al contrario aumentato dentro la piccola circolazione. Aumentando la presenza di sangue aumenta anche il calibro dei vasi e anche del cuore, che sarà "più pieno" di sangue.
Quindi a -50 m nel torace ci sarà un'elevata presenza di sangue. Molto di più rispetto al normale. L'aria può pertanto a continuare a diminuire di volume, senza che il torace e l'addome rimangano schiacciati. più si scende, più l'aria si comprime, più aumenta la presenza di sangue per riequilbrare la pressione.
Il richiamo di sangue dal grande al piccolo circolo prende il nome di SCIVOLAMENTO EMATICO che in inglese si dice, BLOOD SHIFT.
Come mai questo non si verifica?
Stando in acqua, oltre che alla vasocostrizione periferica, alla bradicardia riflessa, avviene un'altra modificazione fisiologica. Il nostro corpo, poichè la sua pressione interna deve rimanere in equilibrio con la pressione esterna, fa si che il cuore faccia più fatica a spingere il sangue nella circolazione periferica, detta grande circolazione, rispetto a quella polmonare detta piccola circolazione. (la differenziazione verrà spiegata in un'altra pagina).
Se aggiungiamo a ciò anche la bradicardia riflessa e la la vasocostrizione...il volume di sangue nella grande circolazione sarà ridotto e al contrario aumentato dentro la piccola circolazione. Aumentando la presenza di sangue aumenta anche il calibro dei vasi e anche del cuore, che sarà "più pieno" di sangue.
Quindi a -50 m nel torace ci sarà un'elevata presenza di sangue. Molto di più rispetto al normale. L'aria può pertanto a continuare a diminuire di volume, senza che il torace e l'addome rimangano schiacciati. più si scende, più l'aria si comprime, più aumenta la presenza di sangue per riequilbrare la pressione.
Il richiamo di sangue dal grande al piccolo circolo prende il nome di SCIVOLAMENTO EMATICO che in inglese si dice, BLOOD SHIFT.