domenica 30 dicembre 2012

Meditazione e immersioni

 
 
Sul nuovo numero del magazine della DAN è stato pubblicato un articolo molto interessante relativamente alle situazioni di stress e alla meditazione.
 
Questo il riassunto dell'articolo:
Lo stress ed il panico (ai quali il blog ha già dedicato un articolo) sono condizioni che ci possiamo a trovare a dover affrontare. Il panico è una reazione primitiva che innesca diverse risposte fisiologiche a livello del nostro corpo: il cuore accelera il battito, vengono secreti adrenalina e cortisolo (il secondo è anche conosciuto come "ormone dello stress"). Il corpo si prepara alla fuga che però per un subacqueo può voler dire eseguire una risalita non controllata che può avere serie conseguenze.

Per questo motivo dobbiamo cercare di tenere sotto controllo stress e panico: la meditazione è uno strumento più che efficace per raggiungere questo obiettivo.
Attualmente sono in corso diverse ricerche che studiano gli effetti della meditazione: gli effetti a livello psicologico sono ormai ben noti, si sta cercando di approfondire le conoscenze su quello che accade a livello fisiologico grazie soprattutto alla risonanza magnetica.

Con la meditazione si può capire cosa accade nel nostro corpo anzichè lasciarsi prendere dal panico e utilizzando la respirazione possiamo gestire le situazioni di stress.
 
La dottoressa Skold, tra i massimi esperti di consapevolezza e meditazione, afferma che la meditazione può aiutare tutti i subacquei ansiosi, stressati e nervosi: certamente la meditazione è un "esercizio" che una volta appreso va mantenuto. Con la meditazione si lavora tanto sulla respirazione quindi i subacquei, avendo già confidenza con essa, potranno ottenere numerosi benefici da essa apprezzando sempre più quello che ci regala ogni volta il mondo acquatico.

Insomma... quello che la medicina attuale sta scoprendo ora gli antichi saggi lo avevano già scoperto 4000 anni fa praticando e diffondendo lo yoga!
.. e questa è la risposta del perchè per migliorare le nostre performances in acqua (sia in apnea si in ARA) pratichiamo e proponiamo le tecniche yoga!

sabato 22 dicembre 2012

Una riflessione


L'idea iniziale era quella di scrivere un post simile ai precedenti e dedicato ad un'asana utile per rinforzare il diaframma (naturalmente poi lo farò) però poi ho deciso di scrivere una riflessione sul perchè praticare le asana e/o eseguire alcuni esercizi.

La riflessione nasce dal fatto che è fondamentale dare e condividere con tutti gli strumenti per ottenere un maggior benessere psico-fisico e di conseguenza migliorare le nostre performances ma se non si comprendono fino in fondo la potenza e l'efficacia di questi strumenti i risultati potranno essere solo parziali.

Le asana e le tecniche che proponiamo sul blog e durante le nostre serate di Pranayama non servono solo per migliorare la respirazione, in primis servono per riappropriarci della nostra consapevolezza corporea e respiratoria: rimanere nell'ascolto di se stessi e del proprio respiro è il primo passo verso il miglioramento.
Riuscire a riconoscere la modalità con la quale respiriamo, come cambia il nostro respiro con la pratica delle asana è obbligatorio per migliorare le proprie performances in acqua!
 
E' per questo motivo che continuiamo con sempre più convinzione a proporre lo yoga ai subacquei e agli apneisti in particolare: è inutile avere un paio di pinne super costose (pensando che siano quelle che ci fanno "andare" meglio) se poi si ha una respirazione bloccata o ancora peggio invertita (il peggio in assoluto è non rendersene neanche conto) oppure, anche se si respira correttamente, non si sfruttano al meglio le potenzialità del nostro respiro. Le pinne o qualunque pezzo dell'attrezzatura sono un bene tangibile a cui qualcuno che non siamo noi ha dato un valore (il loro prezzo).
Il benessere non lo possiamo toccare ma ha meno valore dell'attrezzatura? Sicuramente è molto più difficile da ottenere, non bastano una o 2 serate... ma una volta che si è raggiunto nessuno ce lo può portare via.
 
Vi lascio con questa domanda: VOI che valore date al benessere e al miglioramento di VOI stessi?